Nel mondo in rapida evoluzione dell’IoT e della mobilità avanzata poche aziende riescono a emergere con soluzioni innovative e concrete come Deverse.

Innovazione è infatti la parola d’ordine di questa azienda che si dedica allo sviluppo di strumenti e soluzioni all’avanguardia, trovando in WIB un partner ideale per ampliare e potenziare i propri servizi.

Deverse, con la sua profonda esperienza nell’integrazione di soluzioni IoT, ha infatti scelto gli Smart Locker di WIB come estensione naturale della propria piattaforma, rendendo possibile una gestione più fluida, automatizzata e sicura di asset di vario genere sia in ambito aziendale che in contesti aperti al pubblico.

Grazie a questa partnership, Deverse offre soluzioni che migliorano notevolmente l’efficienza e la sicurezza nella gestione degli asset, contribuendo così a soddisfare le esigenze di diverse categorie di clientela.

Abbiamo avuto l’opportunità di sederci con Giorgio Cataldi, CEO di Deverse, per conoscere la sua visione, della partnership con WIB e approfondire il futuro della mobilità intelligente.

Ciao Giorgio, potresti presentarti a chi ci legge e raccontarci del tuo ruolo all’interno di Deverse?

Certamente! La mia formazione è prettamente tecnica, visti i miei studi in ingegneria informatica, e le mie competenze professionali sono maturate attraverso esperienze nell’ambito dell’IT dove ho sempre rivestito ruoli di management occupandomi della progettazione e realizzazione di progetti informatici con i professionisti che collaboravano con me. Nella mia ultima esperienza come dipendente (conclusa nel 2006) ho rivestito il ruolo di IT Manager per poi intraprendere un’attività imprenditoriale il cui punto di arrivo è la Deverse srl di cui, oltre ad essere CEO, sono anche socio di maggioranza.
Deverse rappresenta in qualche modo la sintesi del mio percorso professionale. Mi piace pensare che il mio ruolo sia quello di creare strumenti informatici in grado di risolvere in modo efficiente ed efficace le problematiche e le esigenze dei nostri clienti.

In poche parole, come descriveresti la missione di Deverse e la sua posizione nel panorama delle soluzioni IoT?

Deverse è una start up innovativa che è nata con l’obiettivo di fornire soluzioni e strumenti innovativi, conciliando l’utilizzo delle ultime tecnologie disponibili con la sostenibilità economica e non solo. La sua principale sfera di competenza è l’automotive, ma più in generale la mobilità. FMS e Mobility Platform sono le due piattaforme che forniscono soluzioni concrete per la gestione di flotte aziendali, mobilità e supporto alle funzioni del mobility manager (figura professionale ormai presente in tutte le grandi aziende).
Riguardo le nostre soluzioni IoT sono fondamentalmente sempre orientate alla gestione di processi di mobilità e consentono di fornire molteplici funzionalità e informazioni. In particolare abbiamo la possibilità di utilizzare diverse tipologie di device in relazione ai veicoli e alle esigenze specifiche. Passiamo a soluzioni di semplice geolocalizzazione fino ad arrivare a soluzioni di car sharing e car pooling con la stessa infrastruttura tecnologica.

Com’è nata l’occasione di collaborare con WIB e integrare i nostri Smart Locker con la piattaforma Deverse?

La collaborazione con WIB è nata per soddisfare le esigenze cruciali di un importante cliente come ABB. L’obiettivo era integrare in modo preciso e rigoroso il processo di deposito e prelievo di componenti prototipali all’interno della piattaforma sviluppata da Deverse. L’incontro tra WIB e Deverse ha generato un efficace lavoro di squadra, i cui risultati ci hanno premiato con la realizzazione di ulteriori progetti condivisi in diversi contesti.

Tra questi c’è anche il progetto portato avanti insieme a WIB presso l’aeroporto di Roma Fiumicino: quali sono stati i punti chiave e come si è inserito il software Deverse in questo contesto?

I punti chiave di questo progetto sono stati in primo luogo le competenze messe in campo, sia nella fase di progettazione che in quella di sviluppo, dando vita ad un’integrazione tra sistemi eterogenei di grande efficacia. In aggiunta, abbiamo dato conferma della capacità di soddisfare le esigenze del cliente facendo un lavoro che è andato oltre la mera realizzazione della piattaforma, spingendosi fino alla consulenza sulla definizione dei processi. Infine, ritengo sia stata determinante la fiducia che siamo riusciti a guadagnarci da parte del cliente grazie alla capacità che abbiamo mostrato nel rispettare i tempi e nel risolvere prontamente le problematiche emerse durante la fase dei test.

Oltre all’installazione presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, Deverse ha collaborato con WIB su progetti per clienti di rilievo, come appunto la già menzionata ABB. Puoi condividere con noi alcune delle sfide e soluzioni implementate in questi progetti?

Direi che la sfida più impegnativa è stata, senza dubbio, il primo progetto implementato presso ABB, e ciò è dovuto a diversi fattori. In primo luogo, la strada per il successo del progetto richiedeva una fase iniziale di reciproca comprensione sia a livello commerciale che tecnico.
Dal punto di vista commerciale, la sfida era rappresentata dalla volontà del cliente di avere un unico punto di contatto. Pertanto, la collaborazione ha avuto inizio già nella fase di approccio commerciale, con l’obiettivo di definire un’offerta competitiva che conciliasse le esigenze di tutti gli attori coinvolti, soprattutto quelle del cliente.
Sul versante tecnico, le nostre realtà erano inizialmente distanti, e ciò ha richiesto uno studio reciproco per definire e realizzare il progetto. Alla fine, possiamo affermare che il risultato è stato estremamente soddisfacente sia per noi, che lo abbiamo realizzato, che per il cliente, che ha finalmente trovato soluzione a problemi irrisolti fino a quel momento.
Dal punto di vista tecnologico, l’integrazione tra le piattaforme è stata realizzata utilizzando le più avanzate tecnologie disponibili.
In conclusione, la collaborazione tra WIB e Deverse si è dimostrata così efficace che, dopo il primo locker, ne abbiamo installato un secondo e stiamo attualmente preparando il terzo. E questo è solo l’inizio…

Basandoti sulla tua esperienza, quali consigli daresti ad altre aziende che cercano di integrare soluzioni digitali e fisiche in maniera innovativa come avete fatto voi con gli Smart Locker di WIB?

Il requisito fondamentale per affrontare progetti di integrazione come quelli tra WIB e Deverse è che i sistemi siano aperti e sviluppati con le tecnologie appropriate. Successivamente, è essenziale avere fiducia nelle capacità e nelle soluzioni del partner. Questa fiducia si basa sulla conoscenza e su una predisposizione a credere non solo nelle proprie competenze, ma anche in quelle dell’altra parte. Questo elemento, credo, è stato determinante nei successi dei progetti che abbiamo portato a termine. Infine, ritengo che sia stata cruciale la reciproca capacità di adattarsi alle esigenze del partner, ponendo, anzitutto al centro, la realizzazione del progetto, prima ancora delle proprie necessità di parte.

Ringraziamo Giorgio per il tempo che ci ha dedicato e i numerosi spunti!

La collaborazione di WIB con Deverse non rappresenta soltanto l’intersezione di due aziende leader nei rispettivi settori, ma simboleggia anche una visione condivisa del futuro dell’IoT, in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più chiave a supporto delle persone e della qualità delle loro esperienze, come quelle realizzata insieme per clienti come ABB o Aeroporti di Roma.

La combinazione tra soluzioni IoT avanzate e gli Smart Locker sta già dando i suoi frutti, dimostrando come l’integrazione di software e fisicità possa portare a servizi più efficienti, sicuri e user-friendly.