961 milioni di colli: è il dato che l’AGCOM, il Garante per le Comunicazioni, ha diffuso in relazione alla consegna di pacchi sul territorio italiano nel 2021.

Il dato, in aumento del 3,5% nel confronto con l’anno precedente, testimonia una crescente dimestichezza degli italiani con gli acquisti online, un’abitudine sempre più radicata cresciuta in maniera significativa durante la recente pandemia di COVID-19, con circa 1,8 milioni di italiani in più che nel 2022 hanno visitato siti di e-commerce rispetto al 2021.

Gli italiani comprano online e si fanno spedire a casa sempre più prodotti, dai beni di consumo alla spesa e molto altro, in alcuni casi grazie a formule “all inclusive” che permettono, a fronte del pagamento di un canone annuo, di avere le spese di spedizione sempre gratuite (salvo rare eccezioni).

Formule come questa incentivano gli acquisti online, anche se ci sono diverse esternalità negative a cui non sempre si fa adeguatamente caso: vediamone alcune.

Maggiore congestione del traffico

L’aumento degli ordini online comporta un maggior traffico veicolare di mezzi di trasporto dedicati alle consegne, spesso di dimensioni importanti, che devono muoversi negli orari in cui le persone possono ricevere i pacchi, tipicamente mattina e pomeriggio. Questi mezzi, che devono sostare spesso per le consegne, magari in condizioni non ideali, soprattutto nei grandi centri urbani e nelle aree a maggior densità abitativa aggravano le condizioni del traffico, comportando un costo collettivo non trascurabile.

Maggiori consumi ed impatto ambientale

Sebbene sia in corso un processo di ammodernamento, il parco circolante dei veicoli in uso per le consegne è composto da veicoli con molti anni sulle spalle, spesso con alimentazione diesel. Ogni chilometro percorso in più, magari per raggiungere un’abitazione distante dal centro abitato, comporta consumi il cui impatto ambientale, se li consideriamo nel loro insieme, diventa significativo.

È importante anche considerare che spesso questi veicoli non viaggiano a pieno carico (anzi!), con un impatto ambientale per singolo collo trasportato molto importante.

Se poi chi deve ricevere il pacco non è disponibile e sono previsti dei nuovi tentativi di consegna, è evidente che il costo ambientale della consegna aumenta considerevolmente, così come il costo sostenuto dall’operatore logistico, che a sua volta lo riverserà su chi vende con un maggior costo di consegna.

Per mitigare questo impatto, in alcune piattaforme viene prevista per gli acquirenti la possibilità di aggregare più acquisti in un’unica spedizione, una giusta attenzione che però non è ancora così diffusa.

Traffico, impatto ambientale, consegne a vuoto: con quasi un miliardo di colli consegnati in un anno, quelli elencati sono dei costi per la collettività che è bene considerare, cercando alternative migliori per gli operatori economici, i singoli, la collettività ed il pianeta.

Tra queste, l’impiego di Smart Locker come punti di consegna e ritiro, in inglese PUDO (Pick-Up and Drop-Off), resta una delle più interessanti, vediamone i motivi.

Gli Smart Locker al servizio dell’ultimo miglio

I vantaggi dell’impiego degli smart locker come punti di consegna e ritiro sono stati già messi in evidenza nel contesto di un progetto europeo, SPROUT, che ha visto l’installazione di alcuni smart locker nei pressi delle stazioni della metropolitana nella città di Valencia, in Spagna.

Le persone nelle zone interessate da questo progetto hanno potuto ritirare i loro ordini durante il loro tragitto casa-ufficio (e viceversa), permettendo a chi consegnava di avere un unico punto certo in cui portare i colli, con molteplici vantaggi:

  1. La possibilità di consegnare i pacchi senza doverli affidare nelle mani dei destinatari ha permesso ai corrieri di viaggiare in orari in cui il traffico era ridotto, riducendo sia consumi che impatto sul traffico stesso.
  2. I costi associati alle consegne a vuoto si sono sostanzialmente azzerati.
  3. I minori chilometri percorsi si sono tradotti in un consistente risparmio di tempo, denaro e risorse.

Anche i destinatari delle consegne, a fronte della necessità di raggiungere lo smart locker per il ritiro, hanno riscontrato importanti benefici, tra cui:

  1. La possibilità di ritirare i propri pacchi con comodità, in base alla propria agenda ed i propri impegni, da un luogo in cui vengono conservati in sicurezza.
  2. La possibilità di non dover restare in casa ad attendere le consegne, magari dovendo prendere permessi dal lavoro
  3. La possibilità di non subire interruzioni per ritirare le consegne durante la propria giornata lavorativa in caso di lavoro da casa.

Gli ottimi esiti della sperimentazione effettuata a Valencia e di altre esperienze in tutta Europa rende gli smart locker sempre sempre più un tassello essenziale delle smart city del presente e del futuro.